Gli impianti eolici trasformano l’energia cinetica del vento in energia elettrica.

La velocità del vento è un parametro fondamentale per determinare l’effettiva idoneità del sito all’installazione dell’impianto; essa viene stimata in base alla conformazione del terreno (definita tramite classi di rugosità) e a studi anemologici accurati in sito al fine di conoscere la distribuzione di frequenza della velocità e della direzione e la curva di durata della velocità del vento. In particolare è da tener presente che l’intensità del vento cresce in funzione dell’altezza dal suolo.

 Gli aerogeneratori vengono progettati sulla base di tre valori di velocità:

· velocità di cut-in necessaria per l’avviamento (ca. 2-4 m/s);

· velocità nominale (ca. 10-14 m/s);

· velocità di cut-off per cui si ha l’arresto della macchina (ca. 20-25 m/s).

Esse dipendono dalla tipologia di macchina installata (ad asse verticale o orizzontale) e dal posizionamento (sopra o sotto-vento); se l’asse di rotazione delle pale è perpendicolare alla direzione del vento si parla di turbine ad asse verticale; se al contrario esso coincide con la direzione del vento si hanno turbine ad asse orizzontale. Altra differenziazione è il posizionamento (sopra o sotto-vento) delle pale e della navicella rispetto al verso del vento; tale aspetto condiziona la richiesta di rigidità delle pale e i carichi fluttuanti agenti su di esse.

Il campo di applicazione dell’eolico spazia dal Micro e Mini eolico per l'autoconsumo di piccole utenze o per scambiare o vendere l'elettricità prodotta, il Grande eolico che si pone come una tra le possibili fonti rinnovabili di approvvigionamento energetico del nostro paese e l’eolico Offshore che consente di sfruttare i forti venti che spirano in mare aperto.

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