Domanda giù, PUN ai minimi storici e affermazione delle rinnovabili: il bilancio 2014 del GME
Nel 2014 la domanda di energia in Italia si è ridotta del 9% per l'elettricità e del 27% per il gas; le rinnovabili hanno continuato la loro crescita, contribuendo, assieme al calo dei prezzi del gas, a far scendere il prezzo dell'elettricità al minimo storico e a diminuire i divari tra Nord e Sud e Isole. Alcuni dati dalla relazione annuale del GME.
Nel 2014, le dinamiche seguite dai mercati hanno confermato i caratteri principali di un trend di lunga durata - segnato dal calo dei consumi, dall’esplosione delle rinnovabili e dagli effetti generati dalle nuove produzioni non convenzionali di greggio e gas sui mercati dei combustibili, con il crollo del carbone, il disancoraggio dei prezzi gas dal petrolio e la loro convergenza verso il TTF – evidenziando un generale rallentamento che ne segna il raggiungimento del punto estremo. La principale novità sembra così venire dalla drammatica rottura degli equilibri nel mercato mondiale del greggio, intervenuta solo a partire dall’ultimo trimestre 2014, sulla cui possibile durata e sulle cui possibili conseguenze per i mercati power e gas è tuttavia ancora presto per potersi esprimere”. Commenta così il 2014 dell'energia Massimo Ricci, amministratore delegato del Gestore Mercati Energetici nel presentare la relazione annuale GME (relazione pdf)
Nel 2014 – si legge nel documento - la domanda di energia in Italia si è ridotta del 9% per l'elettricità e del 27% nel gas, attestandosi rispettivamente a 309 TWh (era 339 TWh nel 2008) e a 645 TWh (era 888 TWh nel 2008). In corrispondenza di tali dinamiche i volumi sono diminuiti su tutti i principali mercati elettrici, con il MGP che ha aggiornato il quarto minimo storico consecutivo.