PIANO CASA

La Legge regionale (Regione Marche) 8/10/2009, n. 22 prevede la possibilità di interventi di ampliamento o demolizione e successiva ricostruzione di edifici residenziali e non, di proprietà pubblica e privata.

Relativamente agli edifici residenziali l'aumento è consentito fino al 20% della volumetria esistente e ad un massimo di 200 mc per immobili ricadenti in aree agricole. L' ampliamento concesso è pari al 20% massimo della S.U.L. (Superficie Utile Lorda) per gli edifici non residenziali situati nelle zone omogenee a destinazione industriale, artigianale, direzionale, commerciale e agricola. Agli edifici in zona agricola senza valore storico e architettonico è possibile accorpare i volumi di pertinenza fino a una superficie di 100 mq, con possibilità di cambiare la loro destinazione d'uso.

Nell’articolo 1 sono previsti tutti gli interventi di ampliamento finalizzati al miglioramento delle prestazioni energetiche dell'edificio.

Con l'articolo 1 bis (recupero dei sottotetti) alla possibilità di ampliamento si aggiunge la possibilità di trasformazione dei sottotetti a fini abitativi con altezza media non inferiore a 2,40 metri.
Con l'articolo 2 è consentita la demolizione anche integrale e la ricostruzione degli edifici residenziali con forme architettoniche diverse da quelle preesistenti, con esclusione di quelli in zona agricola non adeguati sotto il profilo della qualità architettonica.

Gli interventi di demolizione e ricostruzione parziale sono finalizzati a migliorare la sicurezza antisismica; gli interventi di demolizione e ricostruzione totale tendono invece a conseguire non solo l’adeguamento sismico ma anche a migliorare l'efficienza energetico-ambientale degli edifici.
I parametri da rispettare sono i seguenti: l'ampliamento è consentito nel limite del 30% della volumetria esistente da demolire, qualora si ottenga un aumento del 15% dell'efficienza energetica dell'edificio, oppure nel limite del 40% della volumetria esistente, qualora si raggiunga il punteggio 2 della versione sintetica del Protocollo Itaca Marche.

Gli edifici a destinazione non residenziale possono altresì essere oggetto di demolizione e ricostruzione, con finalità di miglioramento delle prestazioni dal punto di vista sismico ed energetico.

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